La piadina è sicuramente la ricetta romagnola più famosa. Conosciuta in tutto il mondo, negli anni ha visto diverse varianti.
Senza dimenticare poi le farciture, che possono essere le più disparate. Pomodoro, prosciutto, rucola e stracchino, verdure, salumi, mozzarella, alici. La fantasia non ha limiti. La ricetta che vi propongo oggi è quella classica.
Da sempre, la piadina è il cibo semplice per eccellenza. Quello consumato dai contadini e dalla gente povera. E solo negli anni Cinquanta iniziò a conquistare i turisti.
Per prepararle, vi serviranno:
500 gr di farina
75 gr di strutto
2 gr di bicarbonato
6 gr di sale
200 gr di acqua
In una ciotola, versate la farina e il bicarbonato. Unite lo strutto e l’acqua tiepida (all’interno della quale avrete sciolto il sale).
Impastate per una decina di minuti, affinché tutti gli ingredienti si siano mescolati per bene. Infarinate la ciotola, copritela con un panno umido e mettete a riposare per mezz’ora.
Dividete l’impasto in 4 palle da 180 gr circa l’una. In questo modo otterrete 4 piadine dal diametro di 25 cm circa. A questo punto stendete con il mattarello infarinato i dischi sottili.
Intanto fate scaldare un testo (o una padella antiaderente) e fate cuocere le vostre piadine, da entrambi i lati.
Durante la cottura (1-2 minuti per lato), bucherellate la piadina con una forchetta e, nel caso in cui si formino delle bolle in superficie, schiacciatele con i rebbi. Una volta che saranno cotte da entrambi i lati, la vostra piadina sarà pronta.
A questo punto: lasciate andare la fantasia e farcitele come preferite!
E se fare la piadina non è cosa per voi, potete rivolgervi alla leggenda della piadina riminese: La Lella.